I GIOVANI NON HANNO UN CAZZO!!??!
Si sente spesso dire (a sproposito) che “i
giovani hanno tutto”, adottando come parametro di riferimento, tutta quella
lunga lista di ludica e invalidante tecnologia (immenso Luna Park dell’orrore),
che sommerge e soffoca la loro quotidianità, uniformandoli e omologandoli alle
perverse logiche e agli interessi del Sistema Bestia. Un sinistro meccanismo di
manipolazione delle coscienze che ha alterato la loro capacità di giudizio e di
critica - dove l’oggettività si fa relativismo – la libertà licenza, e la
verità mistificazione.
Un paradosso a tal punto macroscopico, che
non tiene in nessun conto quelle che sono le esigenze primarie e ineludibili
dell’essere umano, né tantomeno, quei confini etici oltre i quali ogni autentico
bisogno trasfigura poi in dipendenza, debolezza e disagio esistenziale.
“I giovani hanno tutto”, è un vergognoso
quanto ipocrita luogo comune - un ignobile trucco confezionato ad arte per
colpevolizzarli, allo scopo che, gli stessi, si ritengano personalmente
responsabili della loro condizione sociale, materiale e culturale, e quindi, la
causa originaria e prima della loro incapacità di integrarsi, di evolvere e, in
fine, di essere felici.
I giovani, in verità, non hanno proprio
nulla, depredati e defraudati del presente e del futuro, e nell’impossibilità
di attingere alle esperienze di quel recente passato che li ha indottrinati al
totale permissivismo, spacciandolo per benessere, progresso e civiltà.
“Addomesticarli, inquadrarli, annichilire ogni loro personalità, così da
renderli inoffensivi e ubbidienti, castrando ogni impulso rivoluzionario,
immaginazione, sussulto e personalismo”.
Sono questi i nostri giovani: una folla di
schiavi al servizio di un Sistema che li ha indotti inverosimilmente a ritenersi
liberi. Individui lontani da ogni vera gioia, emozione e passione - mutilati
nel corpo e nello spirito – resi apatici e indolenti, privi di scale di valori,
principi etici, punti di riferimento, morale e timor di Dio. Individui a cui
stata sottratta la forza di volontà, la consapevolezza, il piacere della
fisicità - morificato il lavoro della terra, l’amore ancestrale per la natura,
il significato stesso della vita e la comprensione sulla necessità della morte.
Tutti così bene informati, ma ben lontani dal comprendere la verità profonda
delle cose - scaraventati con violenza inaudita dentro un mondo di illusioni e
di virtuali seduzioni, sull’onda della facile promessa della completa
soddisfazione di ogni loro desiderio, mania e pulsione.
A loro lasciamo mari senza pesci e cieli
senza uccelli - fiumi in secca, falde contaminate, e milioni di ettari di
territorio da bonificare. Un’eredità alla quale, ahimè, non potranno
rinunciare! A loro lasciamo cibo morto, bevande gassate, merendine industriali,
prodotti manipolati, montagne di spazzatura, rifiuti e scorie tossiche,
ghiacciai marcescenti, scie chimiche, precarietà e disoccupazione, e una tale
lista, di sostanze cancerogene, di patologie tumorali e neurologiche, da
trasformare la loro vita nel più crudele degli inferni.
Se i giovani hanno tutto questo, sarebbe
stato meglio per loro che non fossero mai nati.
GJTirelli
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