venerdì 31 gennaio 2014

MODERNITA? NO, GRAZIE!


MODERNITA? NO, GRAZIE!

“Lo squilibrio di vivere è il prezzo di chi ha perso la consapevolezza di se e del mondo”.

Tutto ciò che il mercato liberista oggi produce, mascherandolo da scienza, conoscenza e informazione, in realtà ha l’intento (solo illusorio) di volere azzerare quel processo logico che si frappone fra il desiderio sessuale e la sua soddisfazione pratica. E mentre il desiderio monta, alimentato da uno stuolo di baldracche in vetrina, l’uccello s’ammoscia!!
E quella che, oggi, con una truffa lessicale e per una questione di decenza, abbiamo preferito definire “modernità”, non è l’espressione di una volontà comune volta al bene sociale, alla qualità della vita e ad un futuro migliore, ma è l’effetto collaterale grave di tutti
quei comportamenti criminogeni perpetrati dal potere politico, economico/finanziario e mediatico, finalizzati all’interesse particolare e alla soddisfazione di ogni vizio e perversione.
Per tutto questo “la modernità” si ascrive a un’immensa cloaca, maleodorante - un mare di merda così grande da non scorgerne i confini. Una merda con la quale ci alimentiamo ogni santo giorno senza batter ciglio, e che partecipiamo a produrre come vermi aggrovigliati l’un l’altro dentro questa fogna in cui è trasfigurata la nostra vita.

Le granitiche dighe dell’etica, un tempo deputate a monitorare e contenere le degenerazioni dei comportamenti umani, oggi si sono sbriciolate sotto l’imponente pressione prodotta dalla Bestia liberista, svuotando così l’individuo della consapevolezza, di ogni punto di riferimento e senso di colpa. E’ in questo modo che il relativismo ha trovato la strada spianata per dare forma al suo progetto di omologazione e schiavitù – stravolgendo le scale di valori, mortificando il comune buon senso e mitizzando l’eccezione. L’impostura si è fatta pratica comportamentale, e la licenza è trasfigurata in libertà, e la contraffazione in verità.
In quest’epoca moderna caratterizzata da un’idolatria di quart’ordine, dove si mitizzano star della musica, calciatori, piloti, attori, politici nani, zoccole e imprenditori inquinatori, il concetto di “divino”  è stato per sempre cancellato da ogni azione umana, sentimento ed emozione. Una portata di fuoco diseducatrice e mistificatrice, che il Sistema Bestia ha messo in atto per mercificare (senza più alcun ostacolo di natura etica e morale) la sua effimera e immonda mercanzia.

Oggi non c’è più trippa per gatti! Il lavoro non paga e, quel che è peggio, ci abbruttisce e ci incattivisce, rendendoci refrattari ai bisogni degli altri e, sempre più vulnerabili, al dolore e alla malattia.
Meglio restare chiusi in casa, fermi, immobili, nella trepidante attesa della grande implosione del Sistema. Così, non c’è più niente da comprare, da consumare, niente su cui investire, niente da dire, in cui credere e in cui sperare. Quale politica, quali manovre, quali beni di rifugio!!  Sviluppo, crescita, ricerca, sono le parole vuote di un ritornello dissonante e fastidioso che gli stessi autori non hanno più il coraggio di intonare.  
Il Sistema è saturo; bloccato. Ogni tentativo di rianimarlo, immettendo sul mercato nuovi beni e prodotti, non fa che peggiorare il suo stato. Sarebbe come se un medico, per curare una pericolosa indigestione, costringesse il suo paziente ad una solenne abbuffata.

Perché le cose cambino per il meglio, l’umanità deve risalire velocemente la china di questo baratro, e finalmente “con i piedi per terra”, recuperare i valori etici, i principi e i parametri imperituri che, da sempre, hanno contraddistinto l’essere umano.
In verità vi dico, che presto gli uomini comprenderanno l'inutilità di questa vita frenetica, insulsa e deprimente, scandita da un consumismo becero e omologante, per capire che, in fondo, ciò che veramente desideravano, si limitava alla soddisfazione dei loro più naturali bisogni fisiologici.


GJTirelli

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