martedì 25 febbraio 2014

UNO STERMINIO CHIAMATO PROGRESSO


UNO STERMINIO CHIAMATO PROGRESSO

Io sono nato in un piccolo borgo della bassa bresciana, in una vecchia cascina circondata da campi di grano e prati fioriti, incorniciati da una rete di canali di irrigazione e fossati di acqua incontaminata, dove insetti pattinatori ed eterotteri, scivolavano danzanti sulla superficie. La felicità di tuffarcisi dentro era massima, e per noi bambini nati lontani dal mare, quell’occasione rappresentava uno dei momenti più esilaranti dell’anno, quando la calura estiva esaltava la sete e il bisogno di freschezza.
Quelle acque brulicavano miracolosamente di vita e di diversità. Con un semplice retino o una forchetta, era facile catturare pesci, anguille, gamberi e rane. Un'altra tecnica, consisteva nel prosciugare un tratto del fossato con una pala concava di legno, dopo averlo, da ambo i lati, ostruito con due semplici dighe di fango, che impedissero (per il tempo necessario all’operazione), l’impercettibile scorrere dell’acqua. Così i pesci, intrappolati nella poca acqua sul fondo, erano di facile presa.
Questa, era la “regola” che governava quel magico mondo passato, mentre più a nord (una ventina di km) l’eccezione si materializzava in una conceria, che riversava i suoi veleni e reflussi acidi nel fiume Mella.
Trattamenti antiparassitari, pesticidi, diserbanti, fertilizzanti e concimi chimici, erano ancora tutti da inventare, e gli OGM, appartenevano alle elucubrazioni fantascientifiche di un film dell’orrore, che prospettava un’umanità alla fine della sua apparizione - l’immagine traslata di un mondo futuribile, ma che in breve tempo si è attestato a cruda e sconcertante realtà - al punto tale da dettarne le regole.
Così, quel poco cibo naturale e biologico, che caparbi ed eroici agricoltori e onesti contadini, persistono nel produrre contro ogni logica di mercato e in totale radicale controtendenza, è rappresentativa dell’eccezione, in antitesi con le dominanti multinazionali del “cibo morto”, dell’industria chimica e dell’agroalimentare, che detengono il potere assoluto sulla produzione alimentare globale. E questa oggi, è la regola; una regola applicata all’acqua che sgorga dai nostri rubinetti di casa, a quella dei fiumi, dei mari, e degli oceani: oggi, sempre più simili a cloache a cielo aperto, prive della più elementare forma di vita. E questo vale per l’aria delle nostre città, e per ogni cosa, prodotto e bene di consumo che il Mercato del Grande Impostore ci spaccia come “le buone cose di una volta”- traducendo la menzogna in regola sociale, e la verità in atto sovversivo. Una “regola” che vale per la politica, dove oggi, un’orda di filibustieri e di parassiti, delegittima e butta fango su un movimento di cittadini liberi, onesti, e incontaminati, che risultano, essere l’unica e sola “eccezione” in un panorama di squallore morale, e di deriva etica.

Un mondo al contrario, dunque, dove tutto è ribaltato, e dove l’eccezione trionfa e detta le regole - dove i posti di responsabilità si raggiungono per demeriti - dove vige il nepotismo, la raccomandazione – dove la capacità di mentire, il mercimonio della dignità, la corruzione, e la propensione a tradire, sono divenute le inedite credenziali per avere accesso al potere, al privilegio e all’impunità; un mondo perduto, che ha ridotto la felicità degli uomini ad una estemporanea eccezione, e tradotto il dolore fisico e psicologico dell’uomo, a regola inemendabile.
Così, furbizia e raggiro hanno soppiantato l’impianto etico, e in seguito assimilate come pratiche relazionali - ma non solo: come strumento lecito e irrinunciabile, per la sopravvivenza del Sistema di Satana. Al vero si è sostituito il falso (punta di diamante del relativismo demoniaco e fratello gemello dell’ossimoro) - i disvalori, commercializzati per poche lire su scala planetaria, hanno soppiantato gli autentici: dell’anima e dello spirito. Il concetto di “libertà” è trasfigurato in licenza, e quel processo di omologazione mediatica messo in atto dal sistema, in democrazia - il contraffatto ha scalzato l’originale, e lo sterminio perpetrato contro la natura, si è fatto progresso.
Un piano ben riuscito, dove l’eccezione ha fatto terra bruciata di ogni principio e valore, e il relativismo si è instaurato a “moderna” cultura, e regola inderogabile.



GJTirelli

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