QUESTA E’ LA CURA!
In Italia da tempo si è innescato un processo
di “rifeudalizzazione”. Infatti il 9% delle famiglie più ricche detiene il 67%
della ricchezza prodotta, mentre la metà più povera delle famiglie italiane
detiene solo il 7,8% della ricchezza totale. Una situazione di disuguaglianza
spaventosa, tra le più evidenti trai i Paesi Ocse.
Pensare ancora che una qualsiasi classe
politica (e questa in modo particolare) possa, intenda e voglia risolvere i
problemi di questo paese e in grado di riconvertire il male in bene comune, è
un puro esercizio di illusionismo.
Tutto questo non solo è utopistico, ma è
indicativo di una totale assenza di consapevolezza e del più remoto senso della
realtà.
La politica, nel suo più nobile significato
(amministrazione della "polis" per il bene di tutti) è morta ancora
prima che assassinassero il presidente John F. Kennedy e il fratello Bob,
colpevoli di alto tradimento contro il potere del profitto ad ogni costo e con
ogni mezzo.
Al punto in cui siamo è tecnicamente
impensabile un qualsiasi cambiamento. Il Sistema Italia andrebbe resettato e
riprogettato dalle fondamenta.
La funzione della politica è di ”garanzia”, e
in veste di controllore deve intervenire in maniera pragmatica, qualora le leggi
e le regole di mercato venissero eluse o violate.
Diversamente, in Italia, il Mercato occupa
gran parte del nostro parlamento, che controlla, legifera e detta regole in
funzione del barbaro interesse della casta, delle lobby e dei grandi gruppi di
potere, a scapito dei cittadini, ignoti e ignorati.
Nel nostro paese, il livello di
imbarbarimento ha toccato i massimi di sempre inimmaginabili per chiunque; una convergenza di interessi
particolari fra potere politico, economico e criminalità organizzata, frutto di
un sincretismo perverso, a fronte di carriere certe, poltrone e impunità.
Per tanto, non aspettiamoci nulla di buono ma
un ulteriore peggioramento della nostra di già misera condizione di schiavi
democraticizzati.
Questa banda parassiti non rinuncerà mai ad
un solo euro per fare uscire questo paese dal guado, tesi come sono a
consolidare il loro status e al mantenimento dei loro privilegi.
Ed é proprio in virtù di una tale condizione
sociale, che i loro profitti centuplicano!
Nulla, dunque, potrà mai cambiare, se non
saremo noi a dettare le condizioni.
La gravità della situazione italiana, non
solo è allarmante ma esplosiva. Questa nuova razza di fascisti di ritorno
generati dai miasmi di una democrazia escrementizia, hanno da tempo prosciugato
le nostre tasche e oscurato ogni orizzonte di futuro. In ballo ci sono i nostri
figli e nipoti. Pertanto, ogni anelito di ribellione e di sommossa popolare, è
legittimo, doveroso e dovuto. esposti alle beffe e alla derisione della
pubblica comunità, presi a calci nel culo.
Per scongiurare una prevedibile bancarotta
fraudolenta dell’Italia, dovremmo tassare al massimo le rendite di questi
banditi al potere: le loro ville, le
barche, motoscafi, autovetture e aeroplani – recuperare al più presto tutta
quella montagna di denaro relativa all’evasione fiscale, alla corruzione -
smantellare consorterie e corporazioni - frantumare il potere delle
multinazionali, così da restituire ai cittadini il “mal tolto” e pacificare
l’Italia dentro l’alba di una nuova rinascita.
Di contro, i signori della politica e di
questa zotica e oscura borghesia imprenditoriale, dovranno rinunciare a qualche
puttana in meno e grammo di coca. Le feste in piscina saranno più sobrie, meno
caotiche, e i loro giardini un po’ più selvaggi. I loro figli si dovranno
accontentare di una comune utilitaria rimandando l’ultimo modello Ferrari a
tempi migliori.
Alle ricche signore, troie con il cervello
compromesso dalle sistematiche tinte rosso Tiziano, consiglierei di limitare al
minimo gli interventi di chirurgia estetica e le snervanti sedute nei centri di
bellezza, per cominciare ad apprezzare le più decorose rughe del tempo che
passa. Un bel risparmio in cambio di dignità, decoro e sobrietà.
Questa è la cura!
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